“Con ‘Cantinarte’ ho voluto coniugare la bellezza di Pietragalla con l’importanza dell’arte”
A più di un mese dalla manifestazione regina dell’estate pietragallese e non solo, abbiamo voluto tirare le somme e fare un bilancio con Vittorio Vertone, direttore artistico dell’evento culturale “Cantinarte” che ringraziamo per la disponibilità dimostrata.
Intanto, per iniziare, complimenti per la riuscita della manifestazione.
Grazie a voi per lo spazio dedicato e par la considerazione dimostrata.
Possiamo dire che è stata l’edizione più partecipata ?
Certamente, avevamo due ragazze all’ingresso che contavano il passaggio degli “ospiti”, e il solo giorno 14 hanno contato, con un click manuale, 9.200 passaggi. Tenendo presente però che dopo l’evento di Rocco Papaleo nel “Parco dei Palmenti”, molta di quella gente è salita direttamente in Piazza senza passare dall’ingresso del percorso consigliato. Di certo le navette giravano sulla strada statale, direzione Potenza, alla “fontana dell’olio”, per intenderci dove vi erano le ultime auto parcheggiate. Presumibilmente pensiamo un 12.000 presenze il giorno 14 da aggiungersi alle 9.000 del giorno 13, per un totale di circa 21.000 partecipanti o meglio, 21.000 “ospiti” dell’undicesima edizione.
Anche la più riuscita dal punto di vista organizzativo ?
Il motto è, “meno errori” perché è importante non commettere gli errori del passato.
Puoi darci un po’ di cifre relative all’intero evento ?
Ormai “Cantinarte” è diventato un evento importante sia in termini di partecipazione degli esercenti, sia per la distribuzione di prodotti culinari ma anche per la partecipazione di artisti e musicisti. Trenta stand gastronomici con prodotti a Km zero, possibilmente enogastronomia locale. Permettimi di dire che vado fiero del fatto che anche sul cibo c’è la direzione artistica a Pietragalla. Cinquanta punti artistici con performance, danza aerea, ginnastica acrobatica e cantine espositive, con le due grandi mostre presso il “Convento De Bonis” e presso le “Rimesse delle carrozze nel Palazzo Ducale” gentilmente concesse dall’avvocato Ivana Pipponzi e consorte, dove forse, per la prima volta al sud Italia, possiamo essere orgogliosi di aver esposto un dipinto originale di “Claude Monet”, nonchè di Schifano, Andy Warhol , Keith Hwrring e Mimmo Rotella. Il giorno 13 su tutto il percorso suonavano circa 20 gruppi musicali, ad aggiungersi ai soliti concerti in piazza. Il giorno 14 “Contest rock”, rap e “DJ set” finale, con la conclusione del concerto dei “Musicamanovella” e le “comparsate” di Agostino Gerardi e Peppone Calabrese.
Qual è stata la soddisfazione più grande, oltre chiaramente al riconoscimento ricevuto per una delle manifestazioni qualitativamente e organizzativamente migliori, organizzate in Regione ?
Sicuramente quella di far conoscere Pietragalla fuori confine, le sue attività e le sue potenzialità, al fine di creare un indotto di accoglienza, che quest’anno si inizia ad intravedere, Il giorno 15 mattina, infatti, per la prima volta ho visto il paese “invaso” di ospiti delle varie piccole strutture di accoglienza, quali B&B e case vacanza, che salutavano, con i trolley in mano ma che in passato si fermavano a dormire nei paesi limitrofi. Si può creare cosi una micro economia che magari permetterà a nostri figli di rimanere a Pietragalla “inventandosi”, per esempio, un lavoro nel settore dell’accoglienza turistica.
Anche il “lancio” tramite Rocco Papaleo al “Parco dei Palmenti” è stata una bella idea, anch’essa molto apprezzata e partecipata. Sei d’accordo ?
L’intuizione della direzione artistica è stata di non chiedergli il solito spettacolo che porta in giro negli eventi, ma una semplice chiacchierata, ovviamente condita dall’interazione con il pubblico e con Peppone Calabrese che ha creato con lui un clima di alto spessore culturale ed intimo. Altra piccola intuizione far suonare “Zì Rock”, musicista di Cancellara, amico di “Cantinarte” ormai da anni, che costruisce gli strumenti musicali da materiale di riciclo e propone un blues lucano anche con brani inediti, proprio il genere che tanto piace a Rocco Papaleo che ne è rimasto entusiasta specialmente nel contesto del “Parco dei Palmenti”.
La location nel bellissimo centro storico di Pietragalla con il “Palazzo Ducale” che si affaccia sulla Piazza, secondo te è stato importante per accrescere il giudizio positivo sull’evento?
Assolutamente si, amici ed ospiti hanno ammesso di ignorare, prima d’ora, la presenza di un insediamento Ducale di così grande pregio. Tramite l’evento di “Cantinarte” magari, il sogno sarebbe chiedere gentilmente ai proprietari che in questa occasione si possano visitare le sale interne. Ne approfitto per ringraziare l’avvocato Pipponzi che ci ha concesso l’apertura delle “Rimesse” e della “Mangiatoia” del Palazzo in occasione di questa edizione.
Chi vuoi ringraziare oltre chiaramente a chi ti ha aiutato nell’organizzare una così grande manifestazione addirittura su due giorni.
Ringrazio tutti i cittadini che ci hanno creduto e che ci credono ancora e quelli che hanno dato una piccola mano o che ci hanno sostenuto anche con un semplice gesto di collaborazione. Dico questo perchè è ciò che ci dà la forza di andare avanti e che ci fa capire che stiamo facendo qualcosa di utile per il nostro paese. Non dimentico di ringraziare l’amministrazione Sabina con la quale è nata questa idea lungimirante e le amministrazioni Cillis che hanno continuato a credere in questo progetto.
E’ parso evidente a tutti i partecipanti che “Cantinarte”, così come indicato nel nome, non è semplicemente un “megaristorante” all’aperto, ma è soprattutto un connubio tra arte e luoghi caratteristici come le cantine. Ti chiedo se si collocano in questo contesto le felici intuizioni del murales al “Parco dei Palmenti” e il dipinto originale di “Monet” nelle Rimesse del “Palazzo Ducale” ?
Assolutamente sì, alzano il livello di proposta culturale e danno l’opportunità agli ospiti di confrontarsi con il bello e magari approfondire, perché no, le tecniche dell’arte e di ciò che ci rende il popolo più creativo. Come dice l’architetto Renzo Piano, “in noi italiani scorre il dna di Leonardo Da Vinci”, non dimentichiamolo.
Tra i 15 gruppi musicali, a far da colonna sonora, “Rocco Fiore Band”, “Maneskin Tribute” e “Musicamanovella”. Anche la musica, insieme al teatro e agli spettacoli artistici hanno contribuito al grande successo ottenuto ?
Rispetto a tanti eventi musicali intorno a noi, nella proposta musicale ebbi l’intuizione, nonché ovviamente l’esigenza economica di far suonare i musicisti a contatto con gli ascoltatori, senza palchi. Si crea così una sinapsi tra il pubblico e i musicisti che non solo percepiscono che a “Cantinarte” c’è coinvolgimento e visibilità ma, nello stesso tempo vivono il clima con empatia e non smettono più di suonare, infatti io gli dico semplicemente “divertitevi, non ci sono orari , obblighi, semplicemente suonate divertendovi “, ed i risultati sono che riusciamo ad essere attrattivi e di richiamo per gruppi musicali che altrimenti, anche economicamente, non potevamo permetterci di avere.
Toglimi una curiosità. Ma perché uno degli eventi più partecipati e più riusciti dell’estate Lucana è stata praticamente ignorata dalla principale testata televisiva giornalistica regionale. E mi riferisco a “Rai3 Basilicata”.
Semplicemente perchè il sevizio Rai 3 TGR Basilicata dell’edizione scorsa è stato scadente ed ha dato all’esterno l’idea di una festa di quartiere. Riprese girate alle ore 17,00, in piena luce, quando gli stand erano in preparazione e le cantine artistiche addirittura chiuse ! Hanno fatto l’intervista al direttore di Rai Way Mellone e già alle 19,00 dovevano staccare. Non hanno per nulla citato il comunicato stampa ufficiale della manifestazione, ma soprattutto non hanno chiesto di essere accompagnati dal direttore artistico, per l’appunto, o quanto meno dal Sindaco o dalle istituzioni. Per cui formalmente ho inviato il gentile invito a presentarsi solo alle nostre condizioni. Comunque a breve autoproduciamo il servizio video riassuntivo dell’evento che verrà distribuito ai media, anzi, così facendo abbiamo creato un alone di “mistero”, e il passa parola dell’edizione 2024.
Chiudiamo con la scontata domanda finale. Stai già pensando all’edizione 2025 ?
Si, certamente, di solito a gennaio ci riuniamo, sulla scia dell’entusiasmo e stiamo già progettando la 12° edizione, anche perchè sono ancora freschi gli errori da correggere e comunque ci sono sempre gli imprevisti dell’ultimo minuto chiaramente inevitabili. Auspico però per l’edizione 2025 ci sia la partecipazione di tutti i cittadini in qualsiasi modo e forma, ci siano le associazioni, la Proloco, ecc. La Sala Consiliare sarà aperta a tutti e di tutte le età perchè ognuno, con le proprie competenze, può essere utilissimo a raggiungere l’obiettivo comune, quello cioè di far crescere Pietragalla e, di conseguenza, i nostri figli all’interno del proprio paese.
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