Mantenimento del figlio maggiorenne. Fino a quando è giusto mantenere il proprio figlio?
In Italia i figli vivono con i genitori ben oltre il compimento della maggiore età: non è raro che a 30 , 35 o 40 anni un figlio viva ancora con i genitori, ma fino a quando questi hanno l’obbligo di mantenere il figlio? La legge italiana, secondo quanto stabilito dall’articolo 147 del Codice civile, obbliga il genitore a dover mantenere, istruire ed educare i figli, un dovere obbligatorio fino a quando il figlio è minorenne. Le cose cambiano una volta compiuta la maggiore età. La questione diventa però particolarmente pungente in Italia, dove l’istruzione può continuare fino o oltre i 35 anni e dove inserirsi nel mondo del lavoro è arduo (se non impossibile per molti) già da diversi anni. Il quesito si pone ancor più spesso tra i genitori divorziati che devono pagare il mantenimento dei figli. Come indicato, secondo la legge questo è obbligatorio fino alla maggiore età e, dopo essa, dovrebbe decadere. Tuttavia ci sono diversi casi in cui il genitore continua ad essere obbligato a mantenere il figlio, se pur adulto. Con il compimento dei 18 anni non si perde il diritto di essere mantenuti dai genitori, specialmente se si continua a proseguire il proprio percorso di studi con profitto o se, una volta terminato quest’ultimo, si è alla ricerca attiva di un lavoro. Ma quanto a luere i figli cessa nel momento in cui questi raggiungono l’età lavorativa, età che può variare in base alle situazioni personali ma che spesso coincide con i 30 o 35 anni. Oltre quest’età il figlio, anche se disoccupato, deve rendersi autonomo in quanto i genitori non hanno più l’obbligo legale di mantenerlo.ngo si può continuare a studiare? E per quanto si può continuare a cercare lavoro senza realmente immettersi nel mondo lavorativo? In passato, si riteneva che il diritto al mantenimento dei figli maggiorenni fosse illimitato nel tempo. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha cambiato questa prospettiva. Secondo la Cassazione un figlio maggiorenne ha diritto al mantenimento a carico dei genitori solo se dimostra di essersi impegnato operosamente per rendersi autonomo economicamente. Questo include la ricerca di un’occupazione adeguata alle reali offerte del mercato del lavoro. Se il figlio ha completato il percorso formativo scolastico, deve impegnarsi a trovare un’occupazione, anche ridimensionando le proprie aspirazioni, senza aspettare un‘opportunità lavorativa ideale. Secondo la Corte di Cassazione deve vigere infatti, primo tra tutti, il principio di autoresponsabilità del soggetto: nel 2024 il figlio può essere mantenuto dal genitore a patto che questo sia realmente impegnato in un percorso di studi o un percorso formativo, o che stia attivamente cercando un impiego. Con l’ordinanza n. 8630/2024 la Cassazione ha stabilito che l’obbligo di mantenerlo.
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